
Appena in alto, volano; sopra le nostre menti sbigottite.Volano, lievi.
Sotto noi nel Sacrificio; questo ci è chiesto in questo tempo.
Sacrificio, una parola che fa paura.
Sacrificio: ciò che abbiamo fuggito per molto tempo e ora ne siamo costretti, finalmente; per essere nuovi dobbiamo liberarci dal vecchio, sacrificare noi stessi e viaggiare più leggeri.
Guardo il cielo
e vedo il sole splendere, le creature alate volteggiare nell’aria invisibile, il vento mi tocca il viso e sento che gli Angeli sono qui.
Mi guardo attorno e non vedo nessuno; silenzio, finalmente attorno.
Un vuoto che però è solo superficiale: sento le menti, le anime infuriate, imprigionate dall’ego che non vuole lasciare ciò che è morto, attaccato alla disperazione per ciò che già da tempo non è più.
Il dolore dell’attaccamento all’illusione; l’attaccamento alla morte e alla separazione che mantiene il dolore.
E l’invisibile ci trascina.
Intanto i titoli di coda scorrono…
Li vedi?
Titoli che raccontano di sogni di infantile felicità, senza stabilità interiore; di egoico compiacimento; di furberie e piccinerie; di chiacchiere vuote senza fondamento; di accumulo e sperpero; di narcisimi e vanità, di personaggi senza autore…
… e gli uccelli volano
e ci ricordano che la Realtà è li sopra, appena sopra il nostro piccolo ego infranto e la nostra mente confusa; che in Realtà siamo nella Luce e nella libertà di andare ovunque l’Alito Divino ci spinga.
Che siamo liberi di respirare e volteggiare, mollando le zavorre del nostro egoismo e di visioni ristrette.
Liberi di vedere e creare il Nuovo Mondo, nell’invisibile che ci conduce.
Ci ricordano di volare sulle ali dello Spirito, di farci condurre docilmente senza resistenza, semplicemente.
Solo così questo film in bianco e nero finirà presto. La pellicola bruciata, consumata dallo Spirito.
Solo così potremo partecipare ad una nuova trama, ricca di tutti i colori del Creato.
Nat Paola Cantù