
Pian piano o in modo dirompente, secondo le nostre resistenze, lo Spirito smonta tutto ciò che abbiamo costruito a misura d’uomo.
E il segno che il cambiamento è sulla corretta via, sono i lamenti per ciò che si è perduto o si sta perdendo: dobbiamo lasciare per fruttificare il nuovo. Più il nuovo radica e prende corpo, più ha necessità di libertà.
Ciò che stiamo osservando, vivendo, è la risultanza di mancata libertà spirituale che il mondo creato a misura egoica ha tessuto attorno a noi: ciò che abbiamo fino ad ora chiamato “libertà” è in realtà prigione in convenzioni, dogmi, controlli mentali, ossessioni e possessioni di cose e persone…rette lineari di dare-avere, passato-futuro, mio-tuo che finiscono nel baratro della disconnessione dalla Realtà.
E per materializzare la Realtà, lo Spirito sviluppa nel creato la sua rete, di cui la rete 5G ne è la pallida copia, frutto della distorta, perchè utilitaristica e finalizzata, mente umana: l’essere umano è destinato a fare meglio, da sé e in sé attraverso innovative connessioni neurali e formazioni ghiandolari; un nuovo corpo sempre più adatto a sostenere le potenti onde spirituali e le connessioni del cosmo..
E’ quindi necessario saper riconoscere il mutamento evolutivo nelle manifestazioni psichiche e organiche, sia del singolo, sia di nuclei famigliari ed etnici: ciò che, secondo la nostra visione lineare a dir poco ristretta, apparentemente si sviluppa in modo inverso alla “crescita”, è ciò che ci serve per smontare il mondo e il modo obsoleto di affrontare il cambiamento in atto.
Sviluppo sensi superiori:
L’Uomo Nuovo, che si sviluppa attraverso lo Spirito, prende corpo e manifesta le sue qualità secondo inseminazione spirituale: nuove connessioni e coordinate strutture corporee più adatte si manifestano e possono essere confuse, per chi opera secondo vecchi schemi, per malattia o deformità. Sono in aumento disequilibri mentali causa riadattamento dei livelli psichici e sistemi fisici alle nuove energie potenziate e vibranti di Anima Viva: le menti non pronte o adatte alle nuove frequenze distorceranno le comunicazioni anima- corpo e viceversa, dando adito a diagnosi confuse o errate.
Il sistema nervoso e sensoriale si deve rimodellare a nuovo sentire e vedere e percepire il mondo su livelli più sottili: tale potenziamento può apparire in alcuni passaggi, sempre per chi osserva con metodologie sorpassate, per danno sensoriale.
Già l’epidemia da covid ha iniziato a manifestare anosmia e ageusia (perdita senso dell’olfatto e del gusto), soprattutto in persone anziane, il cui corpo per evidente anzianità e mancato lavoro su di sé, è ormai superato nella nuova trasformazione.
E’ necessario aiutare lo sviluppo dell’Uomo Nuovo cominciando a percepire la vita nei suoi strati più sottili, a gustarne il reale senso, a superare i filtri che ogni giorno ci vengono imposti da chi non vuole il mutamento. E’ necessario che si apra la vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto alla Realtà per vivere consapevolmente a discapito delle manipolazioni psicologiche.
Il risveglio è necessario e avverrà comunque nonostante le nostre resistenze.
Lo Spirito impone di “sentire” in modo diverso oltre ciò che è percepibile e assimilabile dai comuni sensi: cominciamo col comprendere che la Realtà non è solo ciò che i vecchi paradigmi e strutture colgono.
La vita è vibrante e profuma di odori percepibili dall’anima risvegliata
E così non è più necessario il solo contatto fisico, ma percezione sottile attraverso sensi superiori in una nuova connessione ultrafisica attraverso cui collegarsi “a distanza”, in cui è tutto immediato e veloce: il 5G umano (ciò che è “inventato”, sviluppato commercialmente è già attuato in alcuni individui apripista per le nuove capacità dell’Uomo Integrato, infuso e collaborativo con lo Spirito).
L’essere umano è destinato a svilupparsi sulla rete comunicativa ultrasensoriale, rapida , immediata, su possibilità quantistiche, in modo non lineare.
Prendiamo distanza dalla vecchia realtà, per allenarci alla Realtà Silenziosa ai vecchi sensi. L’isolamento imposto attuale , il distanziamento sociale sono l’ombra della chiusura alla realtà del vecchio mondo in rovina, dalle relazioni formali da modificare dal centro. Chiudere per sentirci, viverci e comunicarci in modo differente, apparentemente distanti ma essenzialmente vicini, in unità.
Nuova Medicina e sanità mentale
In osservanza del mutamento profondo della struttura umana individuale e collettiva, ogni intervento sul corpo che mini il suo equilibrio naturale in trasformazione continua, sia abolito, soprattutto per le nuove generazioni: medicine chimiche o interventi chirurgici siano utilizzati solo se per emergenza; questo per non interferire il modellarsi di nuovi sistemi e ghiandole. Molte trasformazioni potranno essere confuse per malattie: lo sviluppo della sensibilità e intuizione del medico è ormai d’obbligo e, di necessità, di una medicina che sia basata sulle capacità individuali (sensitività, chiaroveggenza, chiarudienza, tatto a distanza) con l’abolizione di macchine e attrezzature mediche superate per l’uomo nuovo.
Rispetto della Morte
Per la Nuova – Antica Umanità significa cogliere la vita in ogni suo aspetto e passaggio: significa anche riammettere la ciclicità vitale di nascita e morte come essenzialità della Terra: ciò significa saper morire a sé stessi in ogni istante e prepararsi a lasciare il corpo quando il Ciclo Vitale Spirituale si è concluso o mai iniziato: una rieducazione alla Vita che include il passaggio verso l’Oltre in modo che chi ha concluso il suo ciclo vitale spirituale si incammini su nuove strade, diverse ma necessarie al Creato;
Per non ostacolare i mutamenti della Terra e del Cosmo l’Uomo si arrende e collabora coscientemente: questo ci è chiesto.
La cura del corpo e dell’anima necessariamente deve svilupparsi sui presupposti della Totalità dell’Esistenza, sulle vibrazioni d’amore che l’uomo deve incarnare, chiamato alla realizzazione. Questo include saper morire, saper accompagnare, saper lasciar morire.
Collaborazione consapevole alla Vita
E’ conclusa l’era dei bisogni come collante, degli egoismi settari e di categoria: non più assistenzialismo, ma uomini e donne consapevoli che contribuiscono coscientemente alla creazione secondo possibilità spirituali individuali.
Questo significa riconoscersi come uomini e donne che utilizzano le rispettive energie riconciliate in unità ,in modo equilibrato e conforme ai rispettivi ruoli spirituali nel mondo. Nessun desiderio personale ma il “sia fatta la tua volontà” è sempre più il necessario movimento creativo di ogni impresa umana, sia individuale che collettiva. Il disattendere questa fondamentale pietra significa malattia o disagio, individuale e collettivo come simbolo di distorsione o indicazione della Via.
Si deve viaggiare, non arrivare. Riconoscersi in interindipendenza.
Ogni afflato profondo, soprattutto se coinvolge l’interesse collettivo, fuori dallo schema utilitaristico e da finalità ad uno scopo preciso, qualcosa che il nostro cuore ci dice da tempo di inseguire, che in questo anno prenda corpo oltre i limiti imposti dalle regole del sistema: il sistema si sta sgretolando e ogni piccola goccia di consapevolezza permette il lavacro.
Nella nuova luce che si rende sempre più attiva in Presenza, si vivificano nuovi fondamenti provenienti dal Cuore, dallo Spirito; non più formalismi egoici, ma movimenti fluidi e sempre nuovi e rinnovanti; basta rigori, rigidità e compartimenti, ma continui mutamenti fluidi. Ciò che nella vecchia visione del mondo appare come disastro o distruzione, difficoltà o danno, è semplicemente la distruzione delle nostre resistenze, di un mondo che non è più; sia la libertà del cuore a farci da guida nelle scelte: ciò che è più facile e comodo è ancora parte del vecchio.
Se vogliamo vivere dobbiamo morire a noi stessi e ai nostri attaccamenti ed essere veramente disponibili al Tutto. Disporci ed educarci alla Creazione Cosciente è il compito dello Spirito, ora.
“Chi non ha fame, viene nutrito.
Chi non ha sete, riceve da bere affinché possa donare.
Il pane è il primo sacramento
il vino il secondo
il fuoco il terzo
Essi sono dati a chi non chiede
Non dono, non elemosina: UNITA”
Il pane viene spezzato, il vino versato;
la Nuova Luce però è indivisibile
Noi vegliamo sull’altare affinché voi non alziate la testa.
Non avete più niente da domandare”.♠
Nat. Paola Cantù
♠((G;Mallasz – Dialoghi con l’Angelo)
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