
I virus e il nostro terreno
Noi siamo delle cittadelle: il Castello è il nostro Cuore, posto al centro di ogni cellula. In noi vivono tutti i personaggi di una storia dal Re e la Regina, al più umile e produttivo bracciante; ognuno ha un suo ruolo come ogni molecola del nostro corpo ha una sua precisa funzione.
Il sistema immunitario è il nostro esercito: non deve essere troppo agguerrito, ma nemmeno essere latitante; soprattutto non deve tradire il suo Re: i virus possono essere i nemici o i nostri alleati a seconda di come li accogliamo sul nostro campo, di come disponiamo il nostro dialogo, di come siamo attrezzati per ricevere visite, di come sappiamo selezionare le amicizie, di quanto siamo in grado di far fronte ad emergenze, di quanto abbiamo a disposizione per cambiare la nostra posizione.
L’influenza come debolezza alle influenze esterne 
Ogni capacità e qualità umana ha un lato propositivo e uno limitante: così la capacità di essere influente sugli altri, saper incidere nell’animo umano, saper ispirare con parole e gesti creativi, aver la capacità di guidare e accompagnare i nostri simili lungo una direzione può, per eccesso, divenire un influsso costrittivo per libero arbitrio altrui, trasformarsi in manipolazione della volontà, un condizionamento che toglie energia e vigore alle iniziative altrui, un indottrinamento che blocca sul nascere qualcosa di nuovo.
Noi stessi possiamo essere influenzati, quindi limitati, dalle nostre stesso convinzioni.
L’influenza che gli altri hanno su di noi è molto subdola: lavora sulle nostre fragilità, sui nostri bisogni, sulle nostre aspettative; non ci rendiamo conto fino a quando non crolliamo sotto il peso di responsabilità non nostre, o non ci troviamo in vicoli ciechi.
Esprimere la rabbia per la propria condizione
E così l’influenza per prima cosa ci permette di esprimere la delusione per la nostra situazione: ci chiudiamo in casa, cediamo al dolore, rifiutiamo ogni altro contatto, non siamo più in grado di sostenere null’altro: le ossa e i muscoli indolenziti mimano la tensione la rigidità di tutto il nostro corpo nella difesa ; occhi e naso “piangono” lacrime trattenute; il mal di capo è il controllo del nostro spazio; il mal di gola è il bruciore procurato dalle grida e urla trattenute, le parole non dette, i sentimenti non espressi; la stanchezza e la spossatezza di un continuo combattimento; brividi di freddo rappresentano il raffreddamento delle nostre emozioni.
La febbre in particolare esprime la guerra in atto tra noi e il mondo; un’aggressività fino ad ora tenuta a bada che esplode come ultima risorsa di difesa , un fuoco che brucia ogni appiglio, ogni intrusione nel nostro spazio vitale; un fuoco che illumina il problema causa di questa resa.
Non possiamo più ingoiare – mal di gola – altre interferenze; ci si deve ritirare da situazioni deludenti – naso chiuso, catarro. Teniamo a distanza per paura -starnuti.
La delusione scatenate che ci riscatta
Il virus che ci “attacca”, non fa altro che aiutarci a mimare una situazione pregressa che siamo in grado di vedere solo mentre si esprime attraverso quella che chiamiamo “malattia”, in questo caso l’influenza.
Spesso l’evento scatenante è una situazione deludente o conflittuale, in particolare che riguarda la famiglia o un membro di essa; in questo caso è utile un’analisi psicogenealogica per isolare ed elaborare la funzione archetipica che riguarda tale relazione. Alla base può esserci un tradimento, in particolare affettivo, un comportamento ambiguo che ha minato la capacità discriminatoria e la selezione delle frequentazioni più intime.
Può esserci stata una situazione che ha messo a repentaglio il proprio spazio vitale: qualche evento o qualcuno ci ha fatto o continua a farci dubitare della nostre capacità e tale dubbio ci rende fragili ai giudizi altrui.
Oltretutto, la supposta debolezza ci rende ancora più suscettibili alle influenze e manipolazioni dell’altro, più l’altro è intimo con noi: il virus dell’influenza ha il compito di mostrarci ciò, se siamo onesti con noi stessi: il sistema immunitario cede di fronte alla scarsa autostima e si fa invadere, lascia spazio al nemico, che non è il virus, ma chiunque tenti di deviare il corso del nostro destino.
La grande delusione è scoprire le manipolazioni e le gratuite interferenze che gli altri hanno su di noi.
La stanchezza e debolezza che sentiamo ci mostra fino a quanto abbiamo bisogno di aiuto per “stare in piedi”, ma anche che possiamo fidarci di aiuti sinceri.
Influenza 2016-17 e la guerra
In particolare, l’influenza che sta aggredendo ora è il simbolo dei nostri tempi: tutti siamo manipolati nel pensiero e nel sentire, nelle scelte e nelle decisioni. Pochi di noi possono dirsi liberi da interferenze propagandistiche, pubblicitarie, culturali; bombardati da ogni tipo di stimolo, siamo all’eccesso di reattività che ribalta nell’indifferenza e apatia, nell’impotenza, tanto da renderci ancora più suggestionabili.
L’aggressività di questa influenza è segnale della rabbia e della violenza che viviamo volontariamente o involontariamente nel quotidiano; è segnale del dolore e della debolezza dell’essere umano di fronte alle ingerenze e alle invasioni dei propri spazi fisici e psichici. Al contempo può divenire il riscatto di nuove forze e volontà, libere e vitali, per un cambiamento consapevole e attento.
Rafforzarsi dal centro
Allora dobbiamo mettere in campo tutta la nostra forza, determinazione, lucidità per far fronte all’incombenza: sostenere il nostro esercito per ridefinire i confini; mettere ben in chiaro cosa non possiamo più tollerare o mandare giù dei comportamenti altrui; imparare a difendersi apertamente senza arrivare agli sgoccioli; chiarire situazioni poco limpide; tenere lontane le pretese; lottare per migliorare la situazione di vita.
Noi tutti abbiamo una forza potente, inimmaginabile, che si scatena nei momenti di grande necessità: l’influenza permette a questa forza di essere percepita e con la sua dirompenza possiamo permetterci di fare dei grandi cambiamenti nel nostro quotidiano.
Il riposo obbligato ci da tempo di ascoltarci e di prendere decisioni chiare.
Se ascolti fino in fondo, senza veli o freni sai cosa devi fare per guarire dall’influenza virale e affettiva, sai quali strategie devi attivare per avere influenza sulla tua vita, per liberarti dalle ingerenze esterne ed essere libero.
CONSIGLI PRATICI
(come sempre, ogni manifestazione psicocorporea ha un suo decorso a seconda del terreno e la causa profonda che la sostiene; ogni indicazione è per forza di cose generalizzata)
ci sentiamo comunque di consigliare come profilassi, da ripetersi a cicli:
- zuppa di cipolle, aglio e zenzero: se influenzati: pranzo e cena ai primi sintomi fino alla loro scomparsa; come prevenzione: quando sentiamo il bisogno di scuotere energie raffreddate o congestionate
- decotto aglio e origano, + limone fresco: allontana le interferenze; pulisce resistenze karmiche
- tisana echinacea e rosa canina, + limone fresco: rafforza il sistema
- oe manuka: difesa dalle imposizioni
- oe eucalipto: pulizia energie che isolano e limitano
- oe incenso: sostenere la propria verità tagliando vincoli
Ricorda di porre sempre attenzione alle manifestazioni del tuo corpo: sono indicazioni per i passi successivi.
Nat. Paola Cantù
©leviedelcuore.net