Guarire è uscire dal tempo

naturopatia milano

Tanti “me” parlano, sempre, costantemente. Ogni istante ci identifichiamo con uno, l’altro e l’altro ancora, tanto da non ricordare più chi siamo in realtà.

La nostra storia parla di eventi personali e familiari, di circostanze felici ed infelici, di traumi e gioie di cose imparate e altre rimpiazzate, di fotografie stampate nelle mente e altre stracciate di cui resta un frammento vano; quando parliamo di noi evidenziamo una qualità piuttosto che un’altra a seconda di ciò che vogliamo dall’interlocutore: ci identifichiamo con un’immagine di noi che non E’.

I sintomi ci rendono sinceri

Raramente qualcosa ci strappa dalle illusioni di  noi, forse, quando non stiamo bene; spesso non stiamo bene e non ce ne rendiamo conto tanto siamo immersi nel nostro personaggio storico:ci diciamo “è normale sia così”.

Quando il corpo ci segnala che qualcosa non va ci allarmiamo perchè il corpo è sincero: non possiamo più mentire a noi stessi e agli altri; non possiamo più nasconderci a noi stessi: il sintomo ci aiuta a lasciare andare le menzogne.

Il sintomo richiede attenzione al suo messaggio; il sintomo è il messaggio che continuiamo ad ignorare.

Ci dobbiamo far accompagnare alla fonte di noi: è alla fonte che troviamo la pace, che sentiamo totalmente chi siamo. Ma la fonte non ha tempo: la fonte sgorga da sé stessa. Qui entriamo nel silenzio, chiudiamo con la falsità e qualcosa comincia a cambiare: abbiamo dejà vu, vediamo oltre il velo di ciò che è stato fino ad allora; il sintomo ci insegna qualcosa di noi se lo lasciamo parlare senza pregiudizio.

Il sintomo ci porta nel non-tempo

Non esiste più ieri o domani: ci siamo noi con il nostro disagio e dolore: spesso il disagio è più grande di ciò che crediamo; proviamo rabbia e frustrazione, impotenza per la nostra condizione e dipendenza dall’altro; ma ciò non è ora, esisteva già, dalla notte dei tempi.

La nostra anima, con la malattia, si libera di fardelli, se siamo in grado di prenderli in costellazione familiareconsegna: se stiamo male, non è solo una nostra responsabilità, ma dipende dal karma familiare, dalle ricorrenze della costellazione, dal luogo in cui abitiamo, dalla nazione a cui apparteniamo, dalle resistenze generali a voler mutare.

Attraverso il sintomo sondiamo ciò che già c’è, ma è occultato da immagini distorte; il sintomo o la malattia conclamata, ci dicono che è giunta l’ora del riscatto, i tempi sono maturi per essere lasciati andare. Non stai male ora: ora ne sei consapevole; il dolore non vive qui adesso, adesso sai e puoi lasciare che la trasformazione ti porti altrove.

Guarire è bruciare tutto ciò che è legato al sintomo: il suo senso profondo può essere vissuto se liberato dal tempo storico: non ora è il limite della condizione, non domani la sua risoluzione; ora, mentre si prova dolore vive la sua causa e la sua risoluzione.

Guarire è essere ciò che vive in noi in libertà ed onestà

Guarire non necessariamente è la scomparsa del sintomo.

Guarire è lasciar mutare l’evento stesso della malattia, la sua origine: un compito non svolto, una dote non realizzata, un evento che ha coinvolto altri che cronogeneticamente vivono ancora in noi coi loro limiti, perché la memoria cellulare  li mantiene vivi; gli eventi storici della famiglia, i traumi vissuti, se visti ora, esattamente per quello che sono, luce che muta, non esistono più, perché non si vive più di essi; il ricordo mantiene il disagio; l’attaccamento sostiene ciò che è morto. 

La mente vive nel tempo, nel ricordo, nell’immagine e nella proiezione. La mente egoica vive per schemi rigidi, compartimentati; la mente identifica e paralizza in un modello: ciò che era deve essere anche ora e poi domani; nel tempo credi di essere immutabile o trasformabile in altro riferito all’adesso, che è la stessa cosa: un modello.

Per guarire devi distruggere il modello, qualunque esso sia, bruciare il ricordo che lega a eventi consequenziali, devi uscire dal tuo tempo.

Se cambi ora, nell’istante, l’ieri non esiste più, quindi nemmeno la causa del tuo disagio; se cambi ora, nell’istante, riediti quello che chiami futuro. Guarire è bruciare le illusioni che ti hanno plasmato.

Nel nuovo sentire la tua struttura muta forma; nel nuovo esistere i tuo comportamenti e sintomi non hanno più modo di esistere.

Nat. Paola Cantù

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