Guarigione non è la scomparsa del sintomo

guarigione spirituale

La scomparsa di un sintomo è auspicabile, soprattutto quando esso è debilitante o limitante, ma nella Vera Guarigione può anche non essere prevista.

Guarire è sciogliere i nodi che ci imprigionano e non ci fanno fluire nella vita, interiore ed esteriore: questo implica una comprensione di sé e del nostro percorso di crescita.

La vita è complessa, la Guarigione è semplice

La nostra ignoranza riguardo le funzioni del corpo e la sua missione nello sviluppo della coscienza, riguardo l’essenza della vita e lo scopo di ognuno di noi nella sua espansione, ci rende miopi, superficiali e limitati nella comprensione di noi stessi e delle scelte per la cura del corpo e della psiche: tendiamo a incasellare in compartimenti stagni rispetto ad esperienze passate, invece di lasciare che l’istante ci guidi nella scoperta delle infinite possibilità di trasformazione e quindi di guarigione.

Guarire è liberarci; guarire è giungere ad una comprensione che il sintomo simboleggia e sostiene in sé: guarire è lasciare agire il Cuore.

Guarire il corpo talvolta può risultare impossibile perchè la materia sottostà a molte leggi: l’allineamento dello psicosoma alla Verità Spirituale porta comprensione e trasmutazione di ciò che siamo, anche se il corpo può non seguire. Ma noi saremo liberi comunque, perché la Verità rende liberi; porta gioia e vita, anche se diversa dai nostri desideri.

Il corpo è la nostra porta verso lo Spirito, i sintomi sono le chiavi per accedervi

Il corpo ha sempre dei “sintomi”, invia sempre segnali, perchè è vivo. Ma noi viviamo nella paura e non ascoltiamo, o lo facciamo secondo dettami esteriori, seguendo indicazioni altrui e consuetudini: prima di tutto dobbiamo fare silenzio dentro e fuori di noi. Dobbiamo agirci dallo Spirito che vitalizza anima e corpo.guarigione spirituale

L’ascolto del respiro ci collega all’Infinito che silenziosamente ci parla: allora, su questo fluire, possiamo iniziare ad ascoltare il battito del cuore e calmarlo o ritmarlo; possiamo sentire i nostri muscoli e le ossa modificando il nostro incedere e la nostra postura; possiamo percepire i movimenti degli organi interni e lasciare che essi facciano il loro lavoro senza interferenze di pensieri ossessivi, ansie, rabbia…

Una luce che illumina il nostro dolore 

Con questo non si vuole minimizzare la cura medica soprattutto in casi di emergenza, ma si vuole aprire a nuove possibilità, dando tempo al corpo che è noi stessi di “parlare” di indicare nuove vie, le nostre vie per guarire realmente.

Passo dopo passo verso noi stessi, con pazienza e umiltà verso ciò che ci stiamo dicendo attraverso i disagi, scopriamo che esiste in noi uno stato originale di pace, di conoscenza profonda che nasce dalla fede nella Vita, nella giustezza di tutti gli avvenimenti.

Una luce che scalda e ci illumina; lo stato di quiete, di Grazia che dona conforto e ci trasforma.

Il dolore  mi dice che sto affrontando un mio limite che il Cuore sta illuminando.

In totale abbandono mi affido alla Vita

Nulla esiste fuori di noi: noi siamo un continuo collegamento con il centro a la periferia di noi stessi e dell’universo intero; siamo un punto in cui tutto nasce e tutto muore ad ogni istante. La guarigione è morire a ciò che impedisce questo flusso incessante.

Abbandonarsi alla vita è permettere alla vita di scorrere e esprimere il suo volere: attaccamenti, pretese, autoimposizioni ci imprigionano nelle continue menzogne su ciò che non conosciamo, rispetto a ciò che crediamo di essere

Guarire è distruzione  delle vecchie strutture e impalcature egoiche, è un’avventura che ci porta in mondi sconosciuti attraverso modi inesplorati: il Cuore agisce in semplicità in uno stupore inatteso.

Guarire è convertire il nostro sguardo da fuori a dentro noi stessi e lasciare che il mondo cambi, dentro e fuori di noi. Tante resistenze possono presentarsi: apparentemente possiamo confonderle per  ostacoli nel cambiamento – nuovi disagi o riacutizzarsi di una stato psicofisico, incomprensioni familiari, lutti, incidenti -, in realtà sono lo sprone per andare ancora più in profondità, avvicinarci al centro della risoluzione, sciogliendo i limiti che queste rappresentano, facendo saltare i lucchetti che chiudono la porta del Cuore, abbattendo le gabbie del non-cambiamento.

guarigione sintomoLascio che il Cuore distrugga le mie gabbie

Le gabbie sono nella nostra mente che cerca solo ciò che conosce, nei vincoli di consuetudini educative e culturali, nelle limitazioni affettive di disamore, nella fretta di “tornare ad essere ciò che si era” (situazione impossibile e aspettativa che limita la guarigione dato che il mutamento è la base della vita) nel mancato riconoscimento delle  singolari potenzialità,nella pretesa che siano gli altri a dover cambiare: noi siamo gli altri.

Quando giungiamo allo stato di quiete possiamo permettere che ciò che vive attraverso di noi si esprima e agisca: in questo stato conosciamo noi stessi e attiviamo il mutamento: intuizioni riguardo a ciò che dobbiamo fare, ispirazioni su come agire per il bene di noi stessi (noi siamo gli altri). illuminazioni dei nuovi passi da compiere. Una voce sottile che piano piano si fa strada tra i rumori del mondo e ci suggerisce il cammino verso noi stessi.

Guarigione è comprensione profonda, sovramentale,dei nostri accadimenti fisici, emotivi  e relazionali attraverso la Luce che palpita in ogni nostra cellula, fonte di Grazia e Rigenerazione e in questo allineamento anche il corpo può cambiare, come ri-generazione – o nuova creazione –  di noi stessi. Un nuovo fiorire, una nuova nascita.

Nat.Paola Cantù

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