
Vampate di calore, un fuoco finora forse troppo sopito dalle mille cose da fare; un calore che brucia e richiede aria. Nuova aria, nuova ispirazione. Un fuoco che mostra la necessità di liberarsi da abiti, da coperte che mimano l’occultamento della vera essenza, come strati soffocanti la Realtà di un femminile profondo e saggio. Liberarsi dagli orpelli che hanno tenuto inchiodata a un modello. La menopausa è una pausa dal mondo che forse ha modellato la donna secondo schema (o contro-schema) e non secondo Amore.
Un nuovo femminile che accoglie
Accogliere è accettare il corpo che cambia nel fluire delle stagioni: la fluidità e l’arrendevolezza sono qualità femminili da coltivare come necessità di nuova vita più calma, interiorizzata.
In questa fase il corpo appesantito mima il peso di sofferenze e compiti che hanno minato la libertà creativa spirituale; i dolori delle membra identificano blocchi e resistenze di una vita passata spesso lontana da un vero sentire e riconoscersi. Irritabilità per ciò che ci limita, ciò che limita l’espressione libera dello spirito. Nel cambiamento viene esaltato tutto ciò che fino ad ora ha limitato, precluso, bloccato il libero fluire della vita nella donna, delle qualità intrinseche, delle doti spirituali deviate da modelli consumistici e culturali: rimpianti, desideri disattesi, vocazioni irrealizzate devono trasformarsi in riflessione di una luce nuova.
Dalla proiezione esteriore di modi di essere finalizzata a risultati e conseguimenti mondani (carriera, famiglia e figli), la donna diviene utero di sé stessa, simbolo di fertilità e creatività spirituali. La donna, purificata dalla volontà di essere ancora accettata e amata (spurghi infantili), si accoglie per ciò che è, esaltando il lato femminile accogliente e aprendosi a nuove dimensioni.
Il dolce rapporto tra maschile e femminile
Nel nostro mondo folle ormai predomina la superficialità di una volontà esteriore eccessivamente maschilizzata, improntata sul dovere e potere: in menopausa c’è la richiesta di far cessare il parlottio e le prepotenze di questa parte per entrare nella Notte, nell’accoglienza femminile dell’ intimo dove incontrare la vera passione – il fuoco amoroso che può tutto – , di cui quella tra uomo e donna è la manifestazione interpersonale.
Le vampate di calore segnalano un femminile che si fa soffocare dalla parte razionale maschile che vorrebbe ancora mantenere le apparenze. Un conflitto tra ciò che è o è stato rigidamente mantenuto secondo dettami esteriori e ciò che tenta di fiorire dalle radici di un femminile in trasformazione dalle sue profondità. Questo passaggio può identificare la crisi con figure maschili che esasperano disaccordi interiori della donna stessa.
Si impara a gestire in modo nuovo la vita: il fuoco che trasforma, l’ascolto del mutamento, la guida interiore che conduce, l’esteriorizzazione di ciò che è realmente profondo; un’armonia di apertura e chiusura, di maschile e femminile.
Il Fuoco espresso dalle vampe, ricorda alla donna tutto ciò.
Abbandonarsi all’ignoto, abbandonarsi all’Eros
La paura dell’ignoto spesso frena gli impeti; il femminile è una zona buia, un antro in cui nascondersi ma anche morire; illuminato dal fuoco diviene teatro di immagini gloriose come terribili: aprirsi al femminile è rinascere attraverso la morte: l’unione di Eros e Thanatos nella donazione di sè al Divino.
La Materia/donna diviene il letto d’Amore per una nuova fecondazione; la liberazione della carica erotica nel sacrificio di un femminile non ancora compiuto, di un materno non ancora pienamente realizzato per la nascita della Donna Celeste.
Le emozioni non vengono più purificate dalle mestruazioni: è necessario attivare nuova circolazione che rimetta in gioco le energie con nuovo vigore ed entusiasmo, divampando dal profonde dell’essere. Una nuova progettualità di vita che sgorghi dalla liberazione interiore, dalla conversione della donna a Materia Fecondata, Madre Celeste.
Fertilità Spirituale
Il calore delle vampe ricorda alla donna di spogliarsi per un altro amante: il “Dio in me”. Può recitarsi: ” Mi spoglio della mia pelle, delle mie maschere di donna-madre-amante per una nuova vita ricca d’Amore che sgorga dalla mie profondità, da cui ricevo il Dono della Grazia. Faccio sorgere una nuova libertà, una nuova fecondità.
E’ un nuovo inizio, la conversione delle energie da fuori a dentro imparando a sentire la direzione interiore che porta fecondità nuova alla vita, non più esternata o incanalata per gli altri, ma nella visione degli altri come veri compagni di viaggio attraverso un cammino interiore comune.
E’ la rinascita della donna che vive con saggezza ogni istante nella gioia e nella calma, attraverso l’amore puro e incondizionato ispirato dal Cuore.
Frustrazione, insicurezza e rabbia si trasformano in fiducia e proposito nel seguire il cuore, nella passione che trasforma un percorso fatto di doveri sociali, in obbedienza alla propria legge interiore.
La Nuova Passione
Le vampate sono il segno di una passione scoperta o rinnovata che deve trovare nuovi canali non solo in relazioni erotiche, ma , eventualmente attraverso di queste, incanalare la Passione Spirituale che porta la donna ad essere creativa: creatrice di un nuovo mondo interiore e di conseguenza esteriore. Rinnovamento nella fiducia che il Fuoco Spirituale brucia le inutilità della vita e cuoce un nuovo Pane di Salvezza.
La donna che si abbandona alla passione che vive in sé, che divampa nel suo corpo-tabernacolo trova il tesoro in se stessa attraverso la semplicità dell’ ascolto: si apre alle sue profondità azzittendo il mondo e le sue richieste; zittisce il maschile che la vuole nell’attività mondana e accoglie il silenzioso e vivifico Amore come fecondazione del divino in sé: scopre o rivaluta le qualità essenziali dell’anima, permette di essere ulteriormente spiritualizzata dal Fuoco Amoroso (vampate che bruciano l’anima) la Passione Divina e riprende il percorso interrotto dalle vicende di personalità.
Termina il mondo egoico e inizia l’Era dell’Anima in cammino fecondata dallo Spirito. La presa di coscienza di tale necessaria conversione, il lasciarsi avvolgere e trainare in nuovi sentire, riscalda sensazioni sopite, rinnova l’amore per sé stessa, travolge e annulla parti obsolete, crea nuove opportunità, coinvolge in nuove passioni ed interessi, infuoca gli entusiasmi; e in cotanto calore di vita il corpo smette di ricordarle di usare il Fuoco dell’Amore, la Passione per la Vita; il corpo smette di avvampare perché la Fiamma del Cuore è ormai accesa e l’Anima la accoglie.
Oli essenziali utili:
- Rosa : accolgo il femminile in me
- Cannella : bilancio gli eccessi
- Fresia : gestisco il Fuoco
- Lavanda : sostengo il passaggio di trasformazione
- (L’utilizzo delle essenze deve essere SEMPRE accompagnato dall’osservazione di sè: il loro compito è quello di condurre l’espressione spirituale che può anche esaltare disturbi o manifestarne nuovi; non ingerire, ma utilizzale diluite – 1 goccia per cucchiaio d’olio o detergente vettore per massaggi localizzati durante o dopobagno, o 30 ml di acqua per diffusione).
Nat. Paola Cantù