Mercoledì delle ceneri al tempo del coronavirus: potenzialità di rinascita

coronavirus mercoledì delle ceneri

Il mercoledì delle ceneri è il punto d’inizio Quaresimale, percorso di purificazione e digiuno. Mai come in questo momento è necessario attivarsi per eliminare, per liberare, per lasciare ciò che ci impedisce di andare oltre e rinascere.

Coronavirus e la paura

Quanto temiamo l’invisibile? Quanto c’è di infetto e malato  in noi? Quanta paura abbiamo dell’altro.  L’epidemia in corso è sintomatica, rappresentativa dello stato psicologico della nostra società: una società basata sulla paura dell’altro, dell’ignoto, che tenta di controllare ciò che è incontrollabile: la vita. Una società che usa ancora termini come “combattere”, “sconfiggere”, “nemico” senza riuscire a vedere le potenzialità degli eventi perché teme di morire, quando morta lo è già.

La vita è sempre mutevole e inaspettata; ciò che si richiede è il completo abbandono al ritmo trasformativo: ciò che invece è evidenziato è  l’isolamento, la separtività, l’allontanamento, il sospetto, l’emarginazione, sintomi di vecchie modalità di un mondo senza fede.

Purificazione dai limiti egoici

Siamo messi alla prova nei nostri limiti sottolineati, oltre che dalla paura, dai movimenti egoistici che ci inducono a pensare più a noi stessi, alla nostra sopravvivenza che al senso olistico degli eventi e le interrelazioni che coinvolgono (vedi assalto dei supermercati lasciando a mani vuote chi arriva per ultimo!).

La quaresima ci permette di sentirci nella mancanza di ciò che ci serve realmente: quando elimino qualcosa dal mio quotidiano riconosco quanto questo qualcosa sia necessario. La sua mancanza mi fa riconoscere quanta dipendenza c’è nei suoi confronti.Se riconosco lo posso eliminare coscientemente e rendermi libero.

Digiuno quaresimale

Non è solo eliminare uno o più alimenti: è soprattutto digiunare dai pensieri spesso ossessivi, dalle solite emozioni di reazione, dagli atteggiamenti ripetitivi e automatici: la situazione attuale sta stravolgendo la vita usuale e questo non è un male: possiamo finalmente “digiunare” dal nostro modo “normale” di vederci e riconoscere gli altri trovando alternative e soluzioni innovative.

Digiuno è anche fare spazio interiore: quando svuoto, posso avere più respiro, posso essere più libero di muovermi, posso riconoscermi diverso da ciò che credo di essere. Posso scoprire nuovi talenti che erano nascoste sotto le ceneri delle mie parti morte.

Lavarsi le mani e bagni purificatorilavarsi le mani coronavirus

Gesto igienico anche in situazioni di normalità su cui molti però soprassiedono. Ma non è più tempo di “lavarsene le mani”! E’ urgente rivolgersi alla visione interiore da cui attingere presenza, consapevolezza e responsabilità.

 “Lavare le mani” è, oltre un utile  atto pratico, un gesto simbolico che evidenzia la necessità di purificare le azioni che compiamo, renderle più coscienti e soprattutto farle agire dal Cuore.

Le mani sono il prolungamento espressivo delle braccia collocate sull’asse orizzontale della croce a cui fa centro il Cuore, da cui deve partire, da ora in poi ogni nostra azione: è tempo per l’Uomo Nuovo di sorgere dalla ceneri del Vecchio Mondo rappresentato dalle paure e dalla separatività.

Mai come in questo momento è necessario attivare un lavacro totale dei vecchi schemi obsoleti e mortiferi: lasciare il vecchio IO per un Essere nuovo e libero. E gli eventi ce ne stanno dando l’opportunità: ci impongono di fermarci, di cambiare direzione. Forse da fuori a dentro? Dal visibile all’invisibile?

Consigliati sono i bagni di sale per l’eliminazione delle tossine chimiche e psichiche (1 Kg di sale marino integrale in una vasca di acqua calda ): la vasca come bacino/utero/bara in cui immergersi, affondare, morire e dai cui rinascere purificati. Importante oltre l’atto pratico, agire con questa consapevolezza simbolica, in cui visibile ed invisibile si congiungono.

Consapevolezza e responsabilità senza confini

Purificarsi è  liberare ciò che viene dal passato personale e sociale, dalle consuetudini, dai condizionamenti genetici biochimici e psicologici: una presa di coscienza della propria responsabilità nel quotidiano ci esplica come ogni nostro agire si ripercuota sulla vita di ciascuno ci stia accanto e non solo. Tutto è collegato e forse molti di noi non ci hanno mai pensato: un pensiero, un agire, un’emozione non riguarda solo noi stessi ma il pianeta intero.

Un virus ci sta insegnando che tutti noi siamo responsabili della vita del pianeta, che nulla è controllabile e verificabile totalmente: dobbiamo imparare ad affidarci al nostro sentire e attraverso questo comportarci coerentemente e consapevolmente, con amore e disponibilità.

L’aria che ci avvolge invisibile è resa percepibile dagli eventi: ora possiamo  divenire  più coscienti che ovunque andiamo ne siamo pervasi, come siamo pervasi dalla vita altrui in un legame sottile, etereo ma vivo reale: non esistono confini, se non nella nostra mente separatista moribonda, ecco perchè piena di paura.

purificazioneQuesta Quaresima ci può essere utile, se vissuta in profondità, proprio per andare oltre i nostri confini, abbattendo, purificando i nostri pregiudizi e condizionamenti culturali finora sconosciuti. Se li riconosco li posso eliminare.

Purificati: innocenti come bambini

Innocenza non è infantilismo: è l’apertura, il disporsi fiducioso, vivere senza ieri e domani, la schiettezza, il foglio vuoto che si riscrive all’istante. Riflettiamo su un dato di fatto: i giovanissimi sono colpiti poco dal virus e la virulenza è velocemente arginata come ad indicare che in loro la vita nuova è già attiva mentre il vecchio muore. Vanno protetti dai vecchi condizionamenti, come dobbiamo proteggere il nuovo che tenta di nascere in noi.

Ogni evento ci permette di crescere annullando in ogni istante il vecchio che vive e in noi; in noi vive in potenza un nuovo essere, una nuova società. Oggi inizia la nostra rinascita.

Nat. Paola Cantù

Info e consulenze olistiche: 3386043018 o scrivimi (CLICCA QUI)