
Chiudo gli occhi e provo a percepire la Natura; i suoni e profumi, le sensazioni che la sua Presenza mi dona; la risposta del mio corpo in tutte le sue cellule.
Apro gli occhi ed essi risplendono della sua Maestosità e Bellezza. La sua Perfezione mi inebria e mi fa sentire Pace. Riluce dello Spirito perchè lo incarna identica. E’ completamente pervasa di Spirito.
E l’essere umano non fa che distruggerla, distruggendo sé stesso.
Parliamo del nuovo
Ma ci comportiamo sempre alla vecchia maniera: per essere nuovi, avere comportamenti innovativi, è necessario eliminare tutte le vecchie strutture psichiche e comportamentali. Un bicchiere pieno non può accogliere nuova acqua. Un vecchio abito può essere solo rattoppato, ma presto si sfilaccerà irrimediabilmente.
Una società, per rinnovarsi, deve estirpare tutto ciò che l’ha condotta alla sua degenerazione; ogni corruzione, ogni depravazione e perversione dei buoni intenti devono essere spazzate, per sempre: l’umanità è chiamata a partorire sé stessa, a generare sé stessa, purificandosi, rigenerandosi.
Perchè questo avvenga, ognuno deve Essere Nuovo: l’uomo Nuovo che incarna il Volere Amoroso. Urge abbandonarsi al sentire interiore, escludendo ogni potere esterno. Solo così la nuova società può rinnovarsi: il potere di ognuno diviene il potere di tutti.
Nessuno, mai più, potrà fare qualcosa per noi, nessun aiuto potrà mai venire “da fuori noi stessi”: solo ognuno di noi, nella sua forza, può creare in forza con gli altri. Questa è la grande ed epocale lezione divina.
Essere coscienti del proprio ruolo
La Natura, rappresentando perfettamente le emanazioni spirituali, ci aiuta a sintonizzarci sulle frequenze che ognuno di noi, individualmente e collettivamente, dovrebbe incarnare, fino a creare un’armonica orchestra: ecco che lo scopo diviene scoprire e suonare il nostro spartito, vibrando all’unisono con l’intero Creato.
La Natura, suonando le note infinite del Creato, ci permette di accordarci, secondo strumento che noi siamo. La presa di coscienza che l’accordo è di Cuore, permette di svincolarci da idealismi e fanatismi momentanei, da mode ingannatrici. Impariamo a “sentire” le note che vibrano nelle nostre cellule, che sgorgano dal loro nucleo, o Cuore.
E la Natura riverbera lo splendore. Ogni suo atomo lo emana, scintillando di luce cristallina ed esplodendo di note paradisiache.
In questi giorni – in cui è presente una potente azione spirituale che chiede ad ognuno di aprirci, donarci in Nuova Umanità – ci vengono in aiuto la rosa, la verbena e la melissa: possono essere usate in tisana singolarmente o miscelate, secondo necessità, oppure in olio essenziale per diffusione o in olio vettore dopobagno o per massaggio (1 goccia di ciascuna per 10 ml di olio; non ingerire mai l’olio essenziale!).
Ognuna in modo differente aiuta il cuore, in questa epoca così sollecitato dalla spinta del Cuore Universale, nel sostenere i mutamenti che da esso provengono e nell’affrontare il dolore nelle sue varie sfaccettature. Specificatamente fortificano psicosomaticamente tre funzioni fondamentali per il rinnovamento: l’apertura e il dono (rosa), la sollecita risposta agli stimoli interiori (verbena) e il rilascio di resistenze (melissa).
Rosa: la Materia riceve lo Spirito
Incarna il Femminino Sacro: i suoi petali si svolgono dall’esterno fino all’interno, svelando la sua dolcezza lentamente fino al cuore. Incarna la bellezza del femminile maturo e consapevole; la Materia pronta a “dire si” alla vita nella sua pienezza e Maestà.
Il suo profumo delicato ma intensamente profondo, pieno di sensualità e ricca maternità, evoca il culmine della spiritualità completamente presente e attiva nel mondo, nell’espressione dell’ amore incondizionato.
Indicato per tutti i problemi ormonali femminili, che mimano i vari passaggi di crescita sia individuali che collettivi; un aiuto alla pelle, sollecitata dai conflitti del quotidiano e le tensioni emotive che il periodo ruvido e le discordie ambientali provocano; aiuta ad evidenziare gli abusi a cui siamo sottoposti e trovarne liberazione: il corpo, come la Terra, deve trovare la sua libertà espressiva allontanando negatività, sciogliendo blocchi psichici, accumulati nei tempi delle vicende umane.
La rosa è di aiuto al concepimento del nuovo essere: fa battere il cuore pacificamente su un accordo più armonico perché totalmente sintonizzato all’Esistere. Un corpo, una Materia che si dona completamente a una nuova fecondità.
Verbena: stimolo al rinnovamento
Frizzante effluvio, esalta il desiderio di sperimentare il nuovo; stimola a muovere i passi verso nuove direzioni.
Aiuta indirettamente il cuore sollecitando il fegato a mettere in moto l’energia: quando fatichiamo ad uscire da situazioni di stallo, quando tutto sembra faticoso o impossibile, quando una cappa oppressiva sovrasta il nostro quotidiano e tante situazioni risultano indigeste, la verbena ci aiuta ad uscire dalle abitudini forse obsolete, a volgere lo sguardo altrove.
Melissa: rilassa nel lasciar andare
La sua delicatezza ci sostiene nella necessità di lasciare andare: sia parti vecchie di noi, sia situazioni obsolete. Spesso la sofferenza è provocata o mantenuta in essere dalla nostra cocciutaggine e ostinazione a non voler mollare: la depressione che ne consegue è il simbolo della necessità di cambiare, di tagliare i ponti, di “morire a noi stessi”.
Ecco che la melissa aiuta in casi di ipertensione, dovuta alla costante tensione del nostro quotidiano; allevia problemi cutanei e allergie provocate dall’intolleranza a situazioni non più consone, negli squilibri ormonali e mestruali che segnalano un ritmo da rinnovare.
Ottima quando ci sentiamo sovrastati, feriti, aggrediti, violati nell’intimo: aiuta a liberarci di limiti imposti dall’altrui volere prendendo coscienza che la forza è in noi e nei valori profondi dell’amore verso noi stessi, nel riconoscimento della dignità umana. Si scardinano gli agganci dal “fuori” e le loro manipolazioni per un rivolgimento interiore.
In questo frangente storico facile è sentirsi continuamente sottoposti ad avversità e non riuscire a trovare punti di riferimento: il riferimento è il nostro Cuore. Qui dobbiamo riposare. Da qui dobbiamo ripartire. Qui conosciamo come quietamente agire. In pace. Dolcemente forti.
Attraverso il Cuore ogni ferita viene rimarginata: ecco perché la melissa aiuta anche nell’accompagnamento di chi sta lasciando questa vita: aiuta l’anima a lasciare il corpo e chi resta a non trattenere attraverso il dolore. Lasciamo andare lasciandoci andare.
E’ tempo per l’Umanità di rigenerare Sè stessa: in ciò che muore, un dono per colui che nasce in un battito più forte del Cuore.
Nat. Paola Cantù