Il Silenzio: il mare roboante


“Noi torniamo inesauribilmente verso ciò che ci chiama ;
non sappiamo cos’è ma sappiamo benissimo di desiderarlo;
sappiamo benissimo che vorremmo tornarvi”
(M. Guzzi )

“Farà sentire la sua voce potente per la gioia del vostro cuore”
(Is 30)

Entra in punta di piedi, in un attimo di pace. Entra piano, quando sei pronto ad ascoltare e, impellente ma dolce, apre sempre più la porta del tuo Cuore. Il Silenzio. Il suono dello Spirito.

Lo senti arrivare con tutte le sue voci: ti devi stabilizzare, ti devi fidare; devi discernere e scegliere quella che fa per te. Pena il caos, l’esserne travolto, sopraffatto.

Ho imparato a fidarmi del mio sentire, ho imparato a fidarmi della percezione del mio corpo, tempio e veicolo del Cuore, tabernacolo e altare della vita che scorre e nutre ogni singolo istante dell’esistere. Ho disimparato ad affidarmi all’apparenza delle cose, restando in attesa dei segni del Silenzio, le indicazioni del suo comunicare profondo oltre le onde schiumose dell’ottuso sensoriale mondano.
E se mi dono, arrivano comunicazioni anche di ciò che non vorrei udire, ma è necessario ricevere. E so che è importante attenermi a ciò che sento, far fede fine in fondo a quelle indicazioni, talvolta molto precise. Spesso è doloroso, gravoso. Ma così deve essere.

Il Silenzio: il mare roboante perché fecondante nel Tutto.mare

Il Silenzio, su cui poggia ogni parola.

Il Silenzio: il mare che riflette i Cieli.

Essere nel silenzio non è far silenzio, tacitare o zittire; esattamente il contrario: il Silenzio illumina e rivela; il Silenzio fallisce la menzogna. Il Silenzio assorbe, accoglie Tutto e Tutto dona, esprime. E in questo mare spumeggiante eppure quieto cogliamo la particella che nell’istante senza tempo ci unisce a noi stessi nell’altro,
rivelandoci la verità di noi stessi. E così guarisce.

Nello stato di Silenzio spesso non servono parole, è sufficiente Essere. Nello stato silenzioso si veicola ciò che deve esistere, ciò che deve liberarsi.
Nel silenzio tutto ciò che si è disposti a conoscere diviene conosciuto. E da esso si è fecondati e quindi creati nel creare il mondo.

La Realtà può essere compresa solo attraverso il silenzio. Non può essere comunicata se non attraverso l’esserci in sé; deve essere esperita; non può essere riprodotta perché sempre rinnovata in sé Stessa.
Il Silenzio mi insegna il Sempre Rinnovato.

Nat. Paola Cantù

(Estratto da : Silenzio in comunicazione)

“Il vento soffia dove vuole e ne senti la Voce,,
ma non sai da dove viene e dove va:
così è chiunque è nato nello Spirito” (Gv 3,8)

 

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